Questa pagina vuole riassumere quello che è il pensiero di Opensociety.it per quanto riguarda la valutazione dei locali. Ci siamo posti come obiettivo di fornirvi recensioni il più oggettive possibili dei luoghi visitati. Perché il più possibile? Semplicemente anche noi siamo “umani” e, a prescindere da possibili errori, dobbiamo comunque basarci sui nostri gusti personali. In ogni caso, ci siamo spremuti le meningi per metterci nei panni di tutti voi e di dare dei giudizi che possano farvi capire al meglio la bontà di un locale e se questo faccia per voi. Non vogliamo essere né troppo “snob” (altre lo sono, ma non tutti possono mangiare solo cucina gourmet a budget illimitati) né troppo “generica” (troppe valutazioni che dicono tutto ed il contrario di tutto non aiutano nella scelta).

Abbiamo finora usato appositamente le parole “luoghi” e “locali” al posto di “ristoranti” o “osterie” proprio perchè, a nostro parere, una prima importante distinzione va fatta in base alle aspettative ed alla categoria del locale e di valutare di conseguenza la relativa “esperienza enogastronomica”. Abbiamo quindi “sfornato” le seguenti categorie, associando ad ognuna un simbolo di valutazione diverso, in modo da essere immediatamente chiaro di cosa stiamo parlando (simbolo specificato tra parentesi):

  • Ristoranti: comprende ristoranti e ristoranti “gourmet”; sono caratterizzati non solo dalla qualità della cucina, ma anche dalla cura nei piatti, dall’attenzione per la cantina e da un alto livello del servizio (cappello dello chef).
  • Osterie: categoria che include le osterie stesse ma anche trattorie e agriturismi (forchetta e coltello).
  • Pizzerie: non solo pizza, ma anche altri locali specializzati in prodotti da forno, come ad esempio focaccia di Recco o la farinata in Liguria, ma nei quali si mangia comodamente seduti (pizza).
  • Stuzzicherie: categoria variegata che considera paninoteche, vinerie, piadinerie ed altri locali in cui si mangia al banco o anche seduti ma nei quali non si consuma un pasto completo classico (panino).
  • Ristoranti internazionali: include tutti i ristoranti di cucina estera come sushi bar, ristoranti cinesi, indiani, messicani, ecc. ecc… (mappamondo).

Esisterà sempre una zona di confine, ambigua per definizione: esempi ne sono alcuni locali classificabili tra ristorante od osteria, o le pizzerie con ristorante e così via.
Per ogni categoria, utilizziamo una stessa scala di valori, che vava da uno a cinque, secondo la seguente tabella:

Perché una scala da 1 a 5? Niente valutazioni complesse, inutile specificare maggiormente i voti, non intendiamo fare una classifica dettagliata, ma solo dirvi dove è meglio per noi andare a mangiare. Sebbene si tenga conto di tutte le variabili, la cucina e la qualità dei piatti ricopre sempre e comunque un ruolo preponderante. Il prezzo, anche in relazione alla classificazione di cui sopra, sarà un altro fattore considerato più di altri.
Riteniamo doveroso dirvi cosa intendiamo per ogni tipologia di voto attribuibile ai ristoranti:

  • Eccellente: un locale che rappresenta la prima scelta nella sua zona, con una qualità della cucina eccellente, decisamente sopra la media. Al termine della serata si esce dal locale con il sorriso, non c’è stata nessuna nota negativa e tutto è stato perfetto o quasi, compreso il conto, in linea con le aspettative. Vale quasi la pena di andare a visitare la zona del locale anche solo per tornare a mangiare qui. Lo consigliereste a chiunque.
  • Ottimo: un locale decisamente sopra la media, la cui qualità è sicuramente un aspetto importante. Uscite dal locale col sorriso, ma qualcosa vi fa pensare che l’esperienza in un’altra occasione sia stata migliore. Nulla esclude che una cucina eccellente diventi un locale ottimo, ad esempio se il conto è troppo salato, non c’è stata sintonia con l’oste, ecc. Lo consigliate comunque a tutti.
  • Buono: un locale dal quale si è usciti soddisfatti, qualcosa poteva andare meglio ma sicuramente si ha la voglia di tornare a mangiare. Diventa la scelta in casi in cui non ci sono alternative.
  • Sufficiente: alla fine del pasto si è soddisfatti ma non troppo, non si è totalmente contenti ma comunque non si ha la sensazione di aver proprio buttato i propri soldi. Spesso è un ristorante evitabile, visto che probabilmente ci sono alternative migliori.
  • Insufficiente: ristorante da evitare. Non solo non ci tornereste mai più, ma vi sentite di diffondere la notizia, in modo che anche i vostri amici evitino di rimanere delusi. Noi di Opensociety.it, invece, torneremo comunque a provare i locali insufficienti per segnalarveli nel caso in cui le cose migliorino.

“Andare a mangiare fuori” è comunque un’esperienza a 360°, dove non contano solo qualità e prezzo sopra citati. A parte i vini, per chi come noi è appassionato, contano anche l’accoglienza, la pulizia, la disponibilità del personale, e così via. Per questo abbiamo aggiunto anche la valutazione “ci tornerei o no”, che dà un’idea “a pelle” della nostra esperienza. Ci sono casi di ristoranti oggettivamente buoni in termini di cucina ma nei quali non ci torneremmo neanche gratis. Caso raro ma succede…

Infine, evidenziamo una frase che riassume la recensione e che vuole essere di supporto al voto, spesso troppo crudo e anonimo. Inutile aggiungere che valutiamo solamente locali che abbiamo personalmente visitato. Scusateci quindi per la copertura “maculata” dell’Italia ma, siccome mangiamo per passione e non per professione, non è facile esplorare in tempi brevi tutta lo Stivale.

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