Dinner in the sky

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dinner-in-the-sky-4Se un pranzo in un luogo esclusivo o un aperitivo con l’uomo della vita non vi fa battere a sufficienza il cuore, se  sposarvi non vi sembra un grande evento o volete rendere meno noiosa la partita a bridge mentre prendete il tè con le amiche, insomma, se  avete bisogno di un brivido aggiuntivo, allora dovete assolutamente provare  “Dinner in the sky”.  Un bella cena (ma anche breakfast, cocktail, pranzo…) sospesi nel vuoto.

In pratica si tratta di un vero e proprio ristorante posto su una piattaforma sospesa a una cinquantina di metri da terra grazie ad una gru.  Su questa, 22 clienti possono prendere posto, generalmente (ma non è la regola),  in un unico tavolo con al centro lo spazio  per lo chef e il cameriere. E’ sempre presente anche un tecnico della sicurezza. Tavoli, sedie e personale sono fissati con funi, le persone sono invece imbragate alla sedia come per lanciarsi nel bunging jumping. L’idea è nata e si è sviluppata in Belgio ad opera della Events in the sky ma si sta diffondendo in tutto il mondo (attualmente sono 40 i paesi che hanno ospitato questo particolare ristorante).

La struttura è disponibile per sessioni di otto ore e il cliente che lo affitta (generalmente grandi aziende quali case automobilistiche, marche di champagne o birra ma non solo) potrà  utilizzarlo come meglio crede. Dal pranzo all’aperitivo e insieme un concerto, uno show …  Tra l’altro può avvalersi della parte inferiore della piattaforma per eventuali immagini pubblicitarie.

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Esperienza nell’esperienza, lo chef cucina davanti ai clienti (altro che cucina a vista), che quindi potranno godere del panorama cangiante (con le sedie è possibile ruotare fino a  180°) o ammirare le preparazioni culinarie. Il bagno? Beh, sarebbe meglio non chiederlo, in quanto non è previsto. Ma se proprio ne avete urgenza  la piattaforma si abbasserà per farvi scendere. Unici requisiti per poter accedere a questo originale ristorante è: essere più alti di 150 cm. (un po’ come per le cinture di sicurezza), non soffrire di vertigini ed  essere disposti a pagare fino a 800 Euro. Eh sì, perché il noleggio ha un costo di 16.000 Euro circa e l’azienda che si accolla l’onere non lo fa certamente gratis (o se lo fa, beati voi).

In Italia, di recente, l’ Hotel Cipriani di Venezia ha utilizzato il “Dinner”. Con vista laguna si poteva o prendere l’aperitivo (costo, 50 E per una durata di mezz’ora)  o cenare o pranzare (costo 250 E. escluso vini, durata un’ora e mezzo circa). Ho provato ad immaginarmi lì sopra e non so se cenare in questo modo mi piacerebbe. In un primo momento, oltre l’inevitabile ansia di essere appesa, il pranzare in questo modo mi è parsa una forzatura. Non nego che stare sospesa  sia una sferzata di adrenalina, ma probabilmente lo sarebbe a  prescindere.

Ed anche ora, ripensandoci, mi pare un cercare a tutti i costi qualcosa di diverso da ostentare. Non nego che la curiosità, il provare quella che credo sia una sensazione unica c’è e resta. Temo però che, più al cibo tirerei all’alcol vista la mia paura di volare. Senza contare il costo. Forse ha ragione una mia amica “Per 800 Euro sai quante cene? E almeno un paio di scarpe ed una borsa e…” Nella mia testa traducevo:  “quante bottiglie di vino potrei comprare…”. Già. Eppure…

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