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Il Pescatore e lo Chef è di giorno pescheria e di sera Ristorante. Quasi superfluo aggiungere che le portate sono in pratica esclusivamente fatte con ottimi prodotti di mare, ben preparati in cucina a prezzi più che ragionevoli.

Ci torneremmo

Superando l’aeroporto e la zona di Capodichino, senza soluzione di continuità vi troverete a Casoria, comune adiacente a quello di Napoli. Subito incontrerete una zona moderna, di recente costruzione, dove risiede il ristorante “il pescatore e lo chef”, cosa difficile da intuire dall’esterno a causa della mancanza di un’insegna di giuste dimensioni.

L’ambiente accoglie il banco della pescheria, separato attraverso ampie vetrate dalla cucina, mentre adiacente al bancone sono disposti i tavoli, ambiente moderno e un po’ kitch ma comunque piacevole. Non esiste il menù, i giovani camerieri vi illustreranno le proposte del giorno, a richiesta esplicitando anche il prezzo delle portate, cosa in ogni caso da chiedere per evitare a priori brutte sorprese. Gli antipasti possono includere, a richiesta, un plateau di cruditè, abbondante, fresco ma che si fa pagare.

Buoni i polipetti affogati “alla luciana”, altrettanti lo è il piatto di pesce misto marinato. Prova a stupire senza riuscirci, se non per averci lasciati quantomeno perplessi, la parmigiana di pesce bandiera, impanata e fritta e dall’aspetto che ricorda vagamente quello della croque monsieur, tipico toast fritto alla francese. I primi osano abbinamenti se non arditi quanto meno apprezzabili, come nel caso degli spaghetti al nero di seppia con cozze, calamaro, crema di ceci e tarallo sbriciolato, non abbondanti ma che ci hanno lasciati soddisfatti.

Ottimo il fritto misto, così come il trancio di pesce alla griglia: tra i secondi sono quelli che abbiamo apprezzato maggiormente, il primo caratterizzato da una frittura leggera e croccante, il secondo da una materia prima eccellente, entrambi da porzioni abbondanti. Buona anche la grigliata mista e il tonno scottato, anche se in quest’ultimo caso più cotto che al sangue. Potete terminare con dolci di pasticceria, non prodotti dal pescatore e lo chef ed accompagnare la cena con una bottiglia, comunque onesta, manco a dirlo senza poter scegliere da una carta dei vini. Prezzo finale che vi lascerà col sorriso e che vale l’ottimo in pagella.

Nota: il giudizio viene effettuato in base alla seguente scala di valori: