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Napoli Mia propone una cucina che seppur ancorata alla tradizione ha lampi di fantasia che catturano il palato. Una formula che a noi è piaciuta moltissimo.

Ci torneremo

La riviera di Chiaia è una zona di Napoli ricca di proposte culinarie interessanti: tra queste merita nota Napoli Mia. La proposta di questo ristorante, sobrio ed elegante, moderno ma allo stesso tempo caldo e accogliente, sembra volersi distinguere dalle altre, a metà da quella di un ristorante di fascia alta – innovativo e di quella di un ristorante della tradizione.

Non sappiamo se questa sia stata una nostra percezione o una precisa volontà di chi guida Napoli Mia, ma il risultato è sicuramente molto soddisfacente. Per spiegare meglio tale connubio, vi diciamo che insieme al piatto di benvenuto dello chef, al servizio molto curato e all’ impiattamento impeccabile si propongono ricette principalmente classiche in porzioni abbondanti.

In alcuni casi si prende volutamente a piene mani dalla cucina classica partenopea: in altri casi, ove è evidente l’ambizione dello chef di innovare, i risultati e i ritorni non sempre entusiasmano. Il già citato benvenuto dello Chef è un esempio di quest’ultima categoria: consistendo in un tortino di zucchine e scamorza, è buono ma un po’ troppo semplice e scontato per fare effetto!

La carta delle pietanze permette di dare libero sfogo alla propria gola, anche grazie al conveniente menù degustazione proposto: 50 euro, 6 portate dalla carta a vostra scelta. Se non volete strafare proponiamo di scegliere più antipasti che secondi… o scegliere l’alternativa con 4 portate a 40 euro.

Abbiamo assaggiato come antipasto un flan di ricotta di bufala DOP con julienne di carciofi, pomodoro secco e pecorino di Moliterno. Più convincente il baccalà grigliato al finocchietto selvatico su papacelle sott’aceto e polvere di capperi. Buoni gli gnocchi di zucca con tartufi di mare, polvere di amaretto e nocciole di Giffoni: dal gusto complesso, non risulta troppo equilibrato per al tendenza al dolce. Eccezionale il piatto della tradizione: un sartù napoletano di riso da primo della classe.

Si prosegue alla grande con un piatto gourmet: la guancia di maiale cotta a bassa temperatura in vino aglianico e fichi secchi, dalla cottura ottima, è gustosa e leggera, nonostante fossimo già alla quinta portata, e questo la dice lunga sulla qualità del piatto. Si conclude altrettanto bene con il babà, accompagnato da una crema di cassata. Pescando nuovamente dalla tradizione non si sbaglia, soprattutto perché, come il sartù, anche il babà è di alto livello. Dolce conclusione lasciata alla piccola pasticceria. Per quanto riguarda la carta dei vini, di buon livello, si consiglia di puntare sulle proposte della regione, ideali per accompagnare le bontà di Napoli Mia.

Clicca qui per vedere dov’è il Ristorante Napoli Mia a Napoli.

Nota: il giudizio viene effettuato in base alla seguente scala di valori: