Blog

L’Osteria dell’Arco è in realtà un ristorante vero e proprio, e non un’osteria, sia nella qualità che nel prezzo. Senza nulla togliere alla definizione di osteria, concedeteci però la distinzione tra le due categorie. Il menù spazia in varie regioni d’Italia, proponendo piatti spesso caratterizzati da accostamenti originali. Le proposte sono sia di carne sia di pesce, alla carta o dal menù del giorno.
Da quest’ultimo provenivano le alici fritte, suggerite come antipasto: fresche e cotte a puntino, sono state veramente piacevoli. Tra le proposte alla carta, invece, troviamo la zuppetta di cipolle e patate con guanciale di Cori e il lonzino di maiale arrosto, insalata e chimichurri.
Tra i primi, spiccano i perciatelli (ossia bucatini) con guanciale di Cori croccante, filetti di pomodoro scottato e pecorino: un ottimo piatto anche se, in base al proprio gusto, si rischia di ritenere il guanciale fin troppo croccante. Buone anche le tagliatelle di castagne tirate a mano con funghi.
Come secondo piatto, abbiamo trovato buona la faraona ripiena di carne, salvia e rosmarino, con salsa d’uva e patate schiacciate, un po’ più anonime, invece, le scaloppine di maiale con mostarda di cipolle e patate al forno.
I dolci sono molto buoni ma un po’ troppo cari: tra gli altri spicca la crostata di ricotta e visciole.
Ottima la carta dei vini, anche questi leggermente cari, dei quali si può disquisire molto volentieri con gli esperti sommelier dell’osteria. Il personale è molto disponibile (ma si può fare ancora di più) e molto professionale.
In sintesi, l’impressione che abbiamo avuto al termine della cena è di aver mangiato bene ma con qualche pietanza nella quale si poteva fare di più e con il conto finale che ci aspettavamo potesse essere di qualche euro di meno. Per questo, lo riteniamo una buona scelta, ma con un rapporto qualità/prezzo sufficiente.

Nota: il giudizio viene effettuato in base alla seguente scala di valori: