Blog

Se dovessimo riassumere in due sole parole Il Palma, molto probabilmente sceglieremmo originalità e creatività: cenare in questo locale è un’esperienza tutt’altro che scontata e nel contempo piacevole e appassionante.

Ci torneremo

Difficile è costruire una “recensione classica” per un ristorante che classico non è. Lo si capisce già all’ingresso nel locale, che mette quasi “soggezione”: sarete accolti in un ambiente, diverso dagli altri ristoranti alassini (ariosi e marinari), dall’ eleganza quasi barocca e dall’aria un po’ misteriosa, in qualche modo cupa. Le porte de Il Palma vi saranno aperte direttamente dallo Chef, Massimo Viglietti, che vi inviterà a sedervi comodamente sulle poltrone dell’anticamera del locale per sfogliare il menù, che non vi porterete a tavola: servono o buona memoria o un aiuto da parte dello chef durante la cena.

Due le opzioni, che con poco romanticismo da parte nostra vi specifichiamo essere proposte rispettivamente a 60.00 € e a 90.00 €. Non esiste il menù alla carta perchè, come specifica lo chef, al Palma si viene per gustare un racconto, un percorso armonico ideato dallo Chef che comprende tutti i piatti all’interno del menù. Potete solo prendere una “scorciatoia” con il percorso ridotto, ovviamente pagando lo scotto di perdervi una parte del viaggio. Tutto quello che vi abbiamo appena detto viene sintetizzato al momento della prenotazione, cosa molto apprezzabile, per non dare sorprese non gradite a chi non se le aspetta.

Il menù, che cambia ogni mese o mese e mezzo, ha un titolo. Anche ogni piatto ha un nome diverso, attribuito al momento della creazione, che ricrea il fil-rouge tra tutte le portate nate dalla fantasia  davvero estrosa, ma nel contempo domata ed equilibrata, dello Chef. Abbiamo trovato molto azzeccati e coerenti i titoli dei piatti che ci hanno aiutato a comprendere ancora meglio il pensiero dello chef.

I singoli piatti sono un fantastico connubio di ingredienti che si equilibrano e completano tra di loro, ma difficilmente se raccontati qui, su web, si può rendere l’idea; altrettanto difficile sarà che possiate trovare i piatti che vi citeremo: oltre a cambiare il menù molto spesso, lo Chef ci racconta che difficilmente ripropone lo stesso piatto in menù diversi. La prevalenza della proposta è di mare, ma è sempre presente anche una portata di carne. Più raramente troverete un primo classico di pasta o riso.

In ogni caso, ecco un paio di proposte che abbiamo potuto assaggiare: splendido il “morone con cipolle lavanda e freddo di pesca”, intrigante la lampuga con bacon, riso, albicocche e melone. Eccezionale la brandade di nasello, stracchino, passata di lamponi e barbabietola. Ecco la scelta di carne: coniglio, crema di peperoni e acciughe, rattatuia di verdure. La carta dei vini non è molto ampia, i prezzi sono non proprio amichevoli, ma è un altro campo di ricerca dello chef, che propone anche bottiglie internazionali. Eccezionale il vino rosato francese che abbiamo sorseggiato a tutto pasto.

In sintesi, se volete vivere un’esperienza lontana dai comuni ristoranti e, in altre parole, spendere bene i vostri soldi, non possiamo che consigliarvi Il Palma. Il ristorante è messo al servizio della creatività dello Chef che si riflette efficacemente nei suoi piatti. Per rimanere sul discorso qualità-prezzo, a nostro parere, nel caso in cui vogliate uscire a cena per un ristorante (ammettiamolo) costoso è un’ottima scelta; molto meglio che ingozzarsi di ostriche spendendo altrettanto, ma che possono essere gustate a un quarto del prezzo comodamente a casa propria.

Clicca qui per vedere dov’è il Ristorante Il Palma a Alassio (SV).

Nota: il giudizio viene effettuato in base alla seguente scala di valori: