Proprio oggi, colpito da leggeri disturbi alla pancia, mi vengono in mente le focaccette di Crevari, un po’ come in un girone dantesco per golosi, costretto a pensare alle focaccette mangiando riso in bianco e bevendo acqua.
Complice della memoria è l’inizio della festa dell’unità, o festa democratica o festa del PD (per me rimarrà comunque sempre la festa dell’unità). Momento dell’anno in cui si ritorna a scuola (anche se ormai l’ho finita da un pezzo), le giornate si accorciano, si spera che non faccia più troppo caldo, ma neanche troppo freddo, le spiagge sono incantevoli e poco affollate e, appunto, si mangiano le focaccette di Crevari.
Non me ne vogliano gli altri stand, produttori di ottime alternative, come le immancabili piadine romagnole, e non me ne voglia la festa dell’unità, ma credo che molti si ricordino di questa “ricorrenza” solo per le focaccette sopra citate. Una volta, in un periodo dell’anno lontano da Settembre, decisi di andare a Crevari per mangiare le mitiche focaccette, per poi scoprire, con somma delusione, che nessuno le fa in loco. E io pensavo che ci fosse una focaccetteria-di-crevari aperta tutto l’anno!!! Sono così misteriose che non sono riuscito neanche a trovare una loro foto originale da inserire in questo post.
Certo, forse è meglio così, dato l’apporto calorico di ogni singola focaccia. Per chi non lo sapesse, le focaccette di Crevari sono simili allo gnocco fritto e ad altre mille declinazioni presenti in tutta Italia. E poi, ad avvalorare la loro comparsa stagionale, c’è da dire che i fichi ci sono solo in questa stagione (lo sapevate, vero?), per regalarvi l’unica e inimitabile focaccetta di Crevari con fichi e salame. Certo, anche con lo stracchino, col gorgonzola, col pesto, con il cotto, anche vuote vanno benissimo!
Insomma, non mi rimane che sperare di stare meglio entro la fine della festa delle focaccette di Crevari… pardon… della festa democratica…